Oggi vi vorrei parlare del tempo. Queste riflessioni nascono dall’esperienza con una mia DinoAlunna, Bianca S. di anni 8. E’ così bello vedere il cambiamento che ha fatto da un anno all’altro! L’anno scorso era timida e riservata, mi osservava e mi studiava. Non sentivo quasi la sua voce ma non l’ho mai forzata. Ho solo continuato a trasmetterle con gioia e affetto il format delle avventure di Hocus&Lotus continuando a mantenere il legame dello sguardo e ho aspettato, ho aspettato …
Quest’anno è aperta, vivace, allegra e la voce … la tira fuori eccome! Parla, canta in inglese e la mamma Alberta – con un sorriso che fa due volte il giro del viso – mi racconta con grande orgoglio come Bianca spiega questo modo di fare inglese “che è così diverso dalla scuola!” alla nonna …
Viviamo in un’epoca del tutto e subito, dove la tecnologia la fa da padrona e il giorno dopo è già cosa vecchia… Viviamo in un’epoca dove – ad esempio sui tempi dell’apprendimento – gravano spesso aspettative, ma non solo, legate a precocità e velocità come se imparare prima, presto, fosse un risultato straordinario!
Quello del bambino, dice Piaget, è un tempo ludico e magico, è il tempo di un infinito presente, del gioco privo di passato e di futuro.
Ogni tanto fermiamoci… prendiamo il nostro tempo (anche a noi fa bene, eh!) e soprattutto ridiamo il tempo ai bambini… Non bisogna avere fretta, ogni bambino ha i suoi tempi, per ogni cosa.
Sono orgogliosa di insegnare le lingue con Hocus&Lotus – dove spesso con i più grandi mi devo appunto scontrare con questa voglia di avere novità tutti i giorni… – dove la ripetitività , dare il tempo al tempo fa parte dell’educazione al bilinguismo per poter memorizzare e metabolizzare…
Ogni bambino ha i suoi tempi e se come con Bianca ci abituiamo a rispettarli (anche aspettando 1 anno!) che soddisfazioni e soprattutto che gioia vedere la gioia che risplende negli occhi di questi bambini!
Magic Teacher Nathalie Crosnier Taruffi
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